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3.9.19

Fortuny - Una storia di famiglia / A family story

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Di recente sono stata a Venezia e sono riuscita a vedere la mostra “I Fortuny – Una storia di famiglia” ,visitabile a Museo Fortuny fino al 24 novembre, e dedicata per la prima volta sia a Mariano Fortuny y Madrazo, sia a suo padre Mariano Fortuny y Marsal, uno dei maggiori pittori dell'Ottocento spagnolo.
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Forse qualcuno di voi si ricorderà che ho già parlato dell’affascinante figura di Mariano Fortuny y Madrazo in questi due post “Fortuny Museum” e ”FORTUNY FABRICS - GIUDECCA VENICE”.
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Ogni volta che ho visitato palazzo Fortuny in passato ho sempre sperato che la parte permanente dedicata a Mariano fosse stata arricchita e ampliata, e finalmente in occasione di questa mostra si possono ammirare pezzi provenienti da altre collezioni, anche private:  diversi abiti Delphos, e non solo, lampade, quadri, disegni e alcune matrici di stampa!!  Considerando che ad oggi la tecnica di stampa Fortuny è ancora segreta, le matrici sono i pezzi che ero più curiosa di vedere, sebbene non siano certo sufficienti per svelare il segreto.
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Inutile dire che la mostra mi è piaciuta molto, la mia è stata una visita fuori programma quindi non avevo la mia reflex, ma condivido qui le foto fatte col telefono per farvi vedere cosa ha attirato la mia attenzione maggiormente.

20.10.17

CUSCINO VAN GOGH E L'ARTE PER ME //
VAN GOGH PILLOWCASE, ART FOR ME

“Non sono sensibile all'arte contemporanea, perché per me tutto ciò che non mi fa provare emozioni è qualcosa che non mi tocca.”
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“I’m not sensitive to contemporary art, because in my opinion, all things that do not give me emotions are things that do not touch me.”
Jean-Michel Guenassia


Attenzione: il contenuto di questo post potrà sembrare ad alcuni banale e ad altri contestabile, scusatemi non sono una fonte autorevole, ma non posso fare a meno di dire quello che penso almeno qui nel mio blog.
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Amo la storia dell’arte, da sempre, grazie alla zia che mi ha portata fin da piccola in musei e chiese.
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La prima volta che ho visto l’Assunta del Tiziano nella chiesa dei Frari avevo 3 anni, e ho avuto una specie di sindrome di Stendhal… mi sono bloccata lì davanti all’altare per un bel po’ di tempo, mi ha rapita.

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Attention: this post could seem banal or disputable to some readers, I’m sorry  I’m not an authoritative source, but I can’t help it, I need to say my thought here on my blog.
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I love art history, I started loving it early, thanks to my aunt, who used to bring me in museums and churches.
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First time I’ve seen Tiziano’s “Assunta” in Frari church I was only 3 years old, and  I had a kind of Stendhal syndrome… I stopped in front of the high altar for so long, I felt fascinated.


14.7.17

FORTUNY FABRICS - GIUDECCA VENICE

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Come ho anticipato nei post precedenti oggi vi racconto della mia visita a uno dei luoghi più magici e affascinanti di Venezia: lo showroom ed il giardino della fabbrica di Fortuny , dove storia e tradizione continuano dal 1919 per creare i bellissimi tessuti conosciuti in tutto il mondo. Si trova al n.805 della Fondamenta San Biagio sull’isola della Giudecca.

Today I tell you about one of Venice’s most magic and fascinating places: the Fortuny showroom and factory garden, where history and tradition continue from 1919 to create the wonderful and worldwide renowned Fortuny fabrics. You can find it at n.805 Fondamenta San Biagio on Giudecca Island.


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5.7.17

GIUDECCA

La Giudecca è la zona di Venezia che ho frequentato meno, e sarà meta delle mie esplorazioni future. La trovo affascinante per la sua doppia faccia: più edificata verso la città e più verde verso la laguna, per le differenze architettoniche di stile con il resto della città e per quell’atmosfera che si trova solo nelle zone meno affollate dai turisti. Nei sestieri centrali, dove gli abitanti originari sono sempre meno, certe cose non si vedono più…le donne sedute fuori dalle porte di casa, lasciata aperta sulla calle o campiello, a chiacchierare con le vicine (una volta ricamare o lavorare con le perle) mi è capitato di rivederle ultimamente solo qui, nel sestier Castello e in alcune isole come Pellestrina…Così come vedere dei “campi” dove c’è ancora l’erba al centro…

Giudecca Island will be the destination of my next trips to Venice, because I don’t know it well. I find it fascinating for its double face: more buildings looking to Venice and more green areas looking to the lagoon, for the architectural differences from Venice and for that special vibe typical of the zones not so full of tourists. In central “sestieri”, where original citizens are always less, you don’t see certain scenes anymore…women sit out of the front door, left open on the “calle” or “campiello”, while chatting with neighbours (in the past also embroidering or working with glass beads).
I’ve seen those scenes, in my near past, only here , in sestier Castello or on the islands as Pellestrina… as well as “campi” that still keep grass in the centre….

GIUDECCA VENICE Home Shaped Picture

28.6.17

FORTUNY MUSEUM

Ho passato il fine settimana a Venezia, ho visitato Museo Fortuny e poi anche lo showroom di Fortuny tessuti  presso la sede della fabbrica alla Giudecca (di questa vi parlerò in uno dei prossimi post!).

Per prima cosa chi è o cos’è Fortuny? Per quelli che non lo sapessero Fortuny è un famoso brand di meravigliosi tessuti stampati nato all’inizio del ‘900 dalla geniale mente del suo fondatore: Mariano Fortuny (1871-1949), poliedrico artista, spagnolo di nascita ma veneziano di adozione, che espresse il suo talento in pittura, incisione, scenografia, scenotecnica e illuminotecnica, disegno, fotografia, design della moda e degli interni. Famose le lampade da lui progettate che sfruttano la luce indiretta, il brevetto del tessuto plissé, reso noto con il modello dell’abito Delphos, nonché la tuttora segreta tecnica di tintura e stampa dei suoi tessuti con motivi floreali, geometrici o esotici.

Museo Fortuny è parte del circuito museale di Venezia, palazzo Pesaro degli Orfei fu costruito nel ‘400 e si deve proprio a Mariano Fortuny il suo recuperoquando ne fece la sua dimora nonché il suo studio-laboratorio, da qui il nome attuale. I restauri sono stati di tipo conservativo e di rispristino: visitandolo infatti si possono osservare numerosi elementi architettonici originali come ad esempio le parti lignee del loggiato del cortile interno e la travatura del tetto, alcune vetrate, e sui muri si può ancora leggere il lavoro di rimozione delle pareti divisorie non originali. E’ aperto solo in occasione di mostre temporanee, ma la cosa più interessante è il piano nobile del palazzo dove sono conservati il mobilio originale e altri oggetti dell’artista. Quadri, modellini, tessuti appesi come arazzi, lampade e la biblioteca che si intravede dalla porta vetri (nella quale purtroppo non si può entrare). Merita una visita, il palazzo è meraviglioso, ma mi sarebbe piaciuto trovare più luce e più attenzione sui lavori di Fortuny.

In questo periodo fino a novembre è allestita la mostra Intuition, nelle foto vedrete alcune delle opere in mostra ma la mia attenzione si è concentrata decisamente più su dettagli del palazzo che mi hanno colpita. Per correttezza aggiungo che le ultime quattro foto dove si vedono diverse angolazioni dello studio dell’artista non sono mie provengono da altri siti o da libri e sono state fatte durante altre esposizioni, le ho prese in prestito solo per darvi un idea; avrei infatti voluto farne io ma purtroppo l’illuminazione era davvero scarsa… in parte credo per un discorso di conservazione delle opere, in parte anche perchè la mostra corrente ha un atmosfera volutamente cupa (almeno secondo me).



I spent last weekend in Venice, and I visited Fortuny Museum and  Fortuny’s show room in Giudecca (for this check the next posts!).

First of all, who is or what is Fortuny? For those of you who don’t know Fortuny is a famous brand of wonderful hand printed fabrics born at the beginning of ‘900s from the genius of its founder: Mariano Fortuny (1871-1949), he was a multitasker artist, born in Spain but Venetian of adoption. He showed his talent in painting, etching, stage-design,theatrical stage lighting, photography, and interior and fashion design. Famous examples are its lamps with indirect light, the plissé patent, started with the Delphos gown, and especially the invention of his secret technique to dye and print textiles with floral, geometric or exotic subjects.

Fortuny Museum is part of Venetian City Museums, originally named Palazzo Pesaro degli Orfei, the building was built in the ‘400s and thanks to Mariano Fortuny it has been restored, when it was transformed into his home and atelier. All works made of the building focused on restoration and conservation: during the visit you can see original architectural elements such as wood parts of the eave and the roof, some stained glass windows, and on walls, you can see the signs of the not-original partition walls that have been removed. The museum is open only for temporary art exhibitions, but the most interesting thing is the main floor where are exposed original furniture and objects of the artist. Paintings, models, fabrics hanged as tapestry on the walls, lamps and the library, unfortunately only visible through the glass door. I recommend the visit, the building is wonderful, but it should be better to give more light and attention to Fortuny's works.

Now and until November there is the exhibition named Intuition, in my pictures you will see some of the artworks, but my attention was directed to building details. To be honest I would like to underline that the last four pictures regarding the studio are not mine, I borrowed them from other sites or books only to show you a bit of that space, they have been made during other exhibitions; I’ve tried to take some pictures on my own in that space but it was too dark… I think lights were so low to preserve artworks but also due to the current exhibition atmosphere (a little bit gloomy in my opinion).

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11.12.16

VENEZIA E IL FONDACO DEI TEDESCHI

In questo ponte ho approfittato per passare un paio di giorni nella mia adorata Venezia e come al solito ho riempito occhi e mente di bellezza e spunti…Mia madre è veneziana, sua sorella (la mia seconda mamma!) ci vive e mi ospita spesso, ho passato tutte le estati della mia infanzia da lei per musei, in barca nella laguna o in spiaggia al lido, quindi per me Venezia è speciale e se non ci torno con cadenza regolare sto male.

During these last holiday days, I’ve been to my beloved Venice, and as every time I’ve filled up myself with beauty and inspiration…. My mother is Venetian, her sister (my second mum!) lives there, I’m often her guest, I spent all summers of my childhood there: visiting museums, on boat in the lagoon or on Lido’s beach, so Venice for me is very special, I feel bad if I don’t go there regularly.




La sua bellezza e il suo fascino sono famosi, non ha bisogno certo che sia io a decantarla…. O forse si?  Scopro spesso e sempre con stupore che i veneti vicini o lontani spesso non la conoscono affatto o peggio non la amano…a volte danno per scontato che essendo vicina possono andarci quando vogliono e poi finiscono per non andarci mai.
È un vero peccato perchè Venezia offre a tutti qualcosa, anche chi ci vive o chi ci va spesso e da molto tempo come me può rimanere stupito, vedere qualcosa che non aveva notato prima o trovare proprio quello che cercava.

Its beauty and charm don’t need to be described….. or not? I discover frequently (with surprise) that people living in Veneto region (near or far from Venice) do not know her or they don’t love her….often they think “it’s very near I can go in any moment” and then they never go. It is such a shame, because Venice offers something to anyone, even if you live there or go there frequently as I do, you can be surprised, see something you have never noticed before or find exactly what you were looking for.




Per esempio io stavolta mi sono concentrata solo sul Natale…
Sono stata al Fondaco dei Tedeschi, appena riaperto come megastore di lusso dopo decenni che era chiuso… l ultima volta che ci ero entrata a spedire una raccomandata (era la sede delle poste) ero una bambina e lo ricordavo freddo e grigio…. Ora dopo il restauro è una favola!


For example, this time I focused only on Christmas….
I went to Fondaco dei Tedeschi, recently open as luxury megastore after a long closing time. The last time I entered the building I was only a child, it was the central post office, and I remembered it cold and grey…. Now after the renovation it is wonderful!!





Per chi non lo sapesse questo meraviglioso palazzo che si affaccia sul Canal Grande appena prima del ponte di Rialto era anticamente adibito a magazzino e punto di distribuzione delle merci provenienti dai paese del nord dalla germania in su e gestito proprio dai tedeschi. Ora è tornato alla funzione di vendita anche se di articoli diversi…. ma io non vi racconterò di Fendi Gucci Bulgari Valentino e altre firme. No, vi racconto solo di alcuni dettagli architettonici, decorativi o di arredo che mi hanno colpita….

For those who do not know, this beautiful Palazzo facing the Grand Canal near Rialto bridge was in the past the storage and selling point of all goods coming from northern countries starting from Germany. Now it is again a shop, even if it sells different articles…. But I’m not going to tell you about Fendi Gucci Bulgari Valentino and others. I want to speak about some architectural, decorative details or furniture that have caught my eye….

archi

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