3.9.19

Fortuny - Una storia di famiglia / A family story

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Di recente sono stata a Venezia e sono riuscita a vedere la mostra “I Fortuny – Una storia di famiglia” ,visitabile a Museo Fortuny fino al 24 novembre, e dedicata per la prima volta sia a Mariano Fortuny y Madrazo, sia a suo padre Mariano Fortuny y Marsal, uno dei maggiori pittori dell'Ottocento spagnolo.
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Forse qualcuno di voi si ricorderà che ho già parlato dell’affascinante figura di Mariano Fortuny y Madrazo in questi due post “Fortuny Museum” e ”FORTUNY FABRICS - GIUDECCA VENICE”.
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Ogni volta che ho visitato palazzo Fortuny in passato ho sempre sperato che la parte permanente dedicata a Mariano fosse stata arricchita e ampliata, e finalmente in occasione di questa mostra si possono ammirare pezzi provenienti da altre collezioni, anche private:  diversi abiti Delphos, e non solo, lampade, quadri, disegni e alcune matrici di stampa!!  Considerando che ad oggi la tecnica di stampa Fortuny è ancora segreta, le matrici sono i pezzi che ero più curiosa di vedere, sebbene non siano certo sufficienti per svelare il segreto.
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Inutile dire che la mostra mi è piaciuta molto, la mia è stata una visita fuori programma quindi non avevo la mia reflex, ma condivido qui le foto fatte col telefono per farvi vedere cosa ha attirato la mia attenzione maggiormente.


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Recently I visited the exhibition “I Fortuny – Una storia di famiglia” (A family story) in VENICE , at Fortuny Museum till November 24, dedicated for the first time to Mariano Fortuny y Madrazo and his father Mariano Fortuny y Marsal, one of the biggest Spanish painters in the Nineteenth century.
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Maybe someone remembers that I’ve already talked about the fascinating figure of Mariano Fortuny y Madrazo in these 2 posts “Fortuny Museum” and ”FORTUNY FABRICS - GIUDECCA VENICE”.
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Each time I have visited the Fortuny palace in the past, I have always wished to see enriched the permanent exhibition dedicated to Mariano, for this occasion my wish has come true, it is possible to see pieces coming from other collections, private too:  more than one Delphos gown, and not only, lamps, paintings, drawings and some printing matrixes!!  Considering the fact that the Fortuny printing technic is still a secret, the matrixes are the pieces I wished more to see, even if they are not sufficient to reveal the secret.
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I like this exhibition very much, since this visit was not planned I took pictures only with my phone, but I share the things I liked most.




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Devo aggiungere però che ci sono 3 cose che mi hanno un po' deluso:
-L’illuminazione insufficiente, che non consente sempre di apprezzare al meglio i pezzi esposti; il piano nobile è sempre buio, in parte per rispettare l’allestimento originale dell’artista e in parte per preservare le opere, ma in queste occasioni speciali dovrebbe essere meglio illuminato, anche le sale laterali, dedicate ad un’altra mostra, erano davvero troppo buie. Lo trovo quasi ironico pensando agli studi sulla luce di Fortuny.
-Lo studio-biblioteca di Mariano inaccessibile, non è mai possibile entrarvi, ma solo vederlo dalla porta a vetri. Trovo sbagliato non aver ancora realizzato una porta a vetri diversa, che consenta almeno di oltrepassare la soglia di un metro per poter vedere meglio la stanza. Tanto più in questa mostra.
-Il mancato coinvolgimento dell’azienda Fortuny della Giudecca, fondata da Mariano, che ancora oggi produce gli inimitabili tessuti. Un vero peccato. Il loro apporto avrebbe potuto veramente completare l’allestimento aggiungendo alle stoffe dell’epoca quelle attuali, veri esempi di come sia unico il risultato della tecnica da lui inventata: stampe che sembrano intrecci, colori, rilievi, cangianze e riflessi che ti stregano. Trovo triste che moltissime persone, incluse quelle che lavorano al museo non sappiano che la fabbrica esiste ancora ed è in attività!


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Anyway I must say that I feel disappointed by 3 things:
-Inadequate lighting, which does not always allow to appreciate the pieces; the main floor is always dark, both to respect the artist’s original staging and to protect the collection, but in this special case the light distribution should have been better; also the side rooms dedicated to another exhibition are really too dark. Specially thinking about all Fortuny’s light studies.
-Mariano’s library is not accessible, it is always possible to see it through a glass door, but I find it wrong that the door is not made in a way that the visitor can enter at least 1 meter to look inside. Much more during this exhibition.
-Non-involvement of the Fortuny factory in Giudecca, the factory founded by Mariano that still produces incomparable fabrics. It’s a real shame. I think they could add to the old original fabrics some of their recent ones,  to give an example of what the technic he invented can still produce: printed fabrics that seem weaves, amazing colours, relief and reflection. It’s sad that many people, included who works in the museum, don’t know that the factory still exists and works!




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La famiglia Riad (attuale proprietaria della Fortuny) sembra aver comunque apprezzato la mostra, Mickey Riad ha scritto belle parole al riguardo nella newsletter del suo blog “how high is the water?, vi consiglio di leggerlo, è interessante.
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The Riad family (owner of Fortuny) seems to appreciate the exhibition, Mickey Riad has written beautiful words about it in the newsletter of his blog “how high is the water?, I suggest to read it, it is interesting.


fortuny.com

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